Ed eccoci ad una dolente nota 😀 Facebook e il suo uso … Meglio tanti amici o meglio essere oggetto di tante conversazioni? La mia risposta? Meglio essere oggetto di tante conversazioni se lo scopo è quello di fare conoscere più realtà che vi appartengono 😉
Nelle mie ricerche ho voluto osservare il comportamento di chi si butta a capofitto su Facebook a caccia di notorietà , a chi vuole toccare con mano il successo, a chi si vuole mostrare importante …
ebbene, si può scrivere un copione!!! Bramosia di amici, accettazione indistinta di tutte le richieste (senza neppure leggere il nome), febbre da numeri (che sono naturalmente il numero di amici che esponenzialmente cresce), la brama di guardare gli amici degli amici per capire se c’è qualcuno da catturare, nutrire la propria vanagloria inserendo nella bacheca link autoreferenziali e lasciando post di sole “laudi” e “censorie”. Tutto il resto è rigorosamente bannato!!!
Questo è il copione di chi usa Facebook lasciando credere alle persone di essere “amici”, chiamandoli Cari amici … all’incipit di qualsiasi post autocelebrativo e omettendo qualsiasi pensiero, dettaglio che non sia una recensione, un’intervista una qualsiasi segnalazione autoclebrativa. Ma gli utenti non sono allodole!!! e lo specchietto può funzionare ad un primo impatto, ma poi, lasciano perdere e quindi? A cosa serve una pagina carica di amici se questi amici poi non ti leggono? Non ti commentano? Non condividono link?
La comunicazione per essere efficace deve essere sempre bidirezionale, e questo significa che sei ascoltato tanto quanto tu ascolti gli altri, sei condiviso tanto quanto tu condividi gli altri, ecc.
Per questo esiste chi si gestisce la propria pagina e chi la lascia gestire a figure professionali.
In Facebook l’attività si misura in conversazioni, in condivisioni, in commenti, misurare quanto si è seguiti non è quindi un’addizione degli amici ma il numero di conversazioni, commenti, condivisioni … a voi la risposta 😀