Ogni giorno si assiste ad un aumento costante della notorietà di blogger, questo perché il web 2.0 è #personal! Ovvero è fatto di persone, ben identificate che costantemente dialogano con i lettori. Di queste persone vediamo la faccia, conosciamo i gusti attraverso i post sui social network, conosciamo il loro “essere” perché siamo in contatto costante. La seconda parola che inserirò, sarà appunto #in touch! E questo “essere in contatto costante” ci dà l’illusione di essere amici di persone che probabilmente non abbiamo mai visto in vita nostra. C’è chi racconta la realtà e chi invece per finizione (sotto copione) studia tutto ciò che esce al pubblico.
Maggiore è il contatto maggiore è la popolarità, questo lo insegna Twitter con i suoi 140 caratteri a disposizione.
E lo dimostra costantemente con i numeri, più tweet posti, maggiori follower hai. Ma non solo, anche Facebook dimostra che più sei personal e più le persone ti seguono con piacere, ti apprezzano e soprattutto ti reputano affidabile. Altra parola chiave web 2.0 #reputation ovvero la reputazione che hai online, quanto parlano di te, in quanti ti conoscono, e soprattutto quanto influenzi le persone online. E’ questo che fa emergere un Blogger rispetto ad un altro la capacità di influenzare chi lo segue, ed è questo che piace alle aziende che devono investire in comunicazione. Più la tua reputation è alta, più sei in grado di influenzare i lettori e maggiori risultati in numeri di rientro economico dell’investimento riesci a garantire. Un bravo PR 2.0 è quindi un bravo blogger, una persona che mette sé nel web e le proprie potenzialità (personal branding) in modo social e che gestisce contatti quotidianamente, avvicinando il maggior numero di follower, amici, persone con cui dialogare. Il web 2.0 è quindi un grande network che viene costantemente misurato da chi dovrà poi comprare i servizi. Ed il bravo PR 2.0 non ha paura di dimostrare ciò che vale supportato dagli analizzatori di visite che ogni giorno popolano i nostri social e le nostre attività. Un esempio “insight” di Facebook che analizza tutti i flussi 🙂