Pasquale Barbella nel suo Confessioni di una macchina da scrivere. La pubblicità tra visione di marca e visione del mondo, Napoli, Liguori, 2008 parla di visibilità assoluta che contraddistingue il nostro tempo, che mette a nudo non solo gli eventi di pubblico interesse ma anche la sfera privata. Per questo si parla di naked age.
Come ampiamente e in modo puntuale e sistematico presenta Salvo Scibilia nel suo Human Brand, Le strategie di marca e i sentieri che hanno un cuore, Milano, Fausto Lupetti editore, 2010, lo sviluppo delle tecnologie informatiche ci espone tutti a una progressiva e irreversibile dissoluzione della privacy. Ciascuno di noi da spettatore si è fatto spettacolo.
Ed è assolutamente vero, tutti i giorni conviviamo con questo “voyerismo” da una parte e necessità di mostrarsi dall’altra, favorendo il proliferare di mostruosità che molto spesso invadono le pagine del web. Una verità è certa, tutti da spettatori vogliono diventare spettacolo