Che cos’è l’ufficio stampa 2.0, cosa sono le relazioni pubbliche 2.0? come funzionano? perché scegliere questi servizi? Qual’è il valore aggiunto?
Parlando con alcuni clienti storici e nuovi e dialogando con i corsisti mi rendo conto che la letteratura in merito è ancora poca e soprattutto che la necessità di approfondire gli argomenti è altissima! Ciò che dimostra le teorie sono comunque i dati e i casi di successo, ovvero quello che alla fine interessa al cliente che necessita di questo servizio. Di nuovi linguaggi, multimedialità e multicanalità se ne sente parlare tutti i giorni, per non parlare di social network, ormai fonte di informazione e sempre presente anche in TV, giornali …
L’ufficio stampa e pr 2.0 può essere inteso come un servizio globale di ufficio stampa che copre sia l’online che l’offline oppure un servizio da affiancare all’ufficio stampa di tipo tradizionale per potenziare e valorizzare la presenza del marchio e la sua credibilità, naturalmente declinato in tutti i suoi aspetti (quindi eventi, incontri, conferenze stampa ecc.).
Viviamo nel mondo della comunicazione a 360°, l’informazione viaggia sui media tradizionali, così come sul web (a volte, cosa da non trascurare ci si affida e permettetemi, non sempre a ragione, all’informazione online come a quella meno manipolata). Premesso questo bisogna comunque ricordare che ogni media ha il suo linguaggio, e che il web è una rete pressoché infinita di informazioni per cui necessita di alcuni accorgimenti che riguardano l’indicizzazione ovvero la reperibilità dell’informazione.
Ma andiamo con ordine:
Che cosa fa un ufficio stampa e pr 2.0?
Quando comincia a lavorare su un aspetto compie un’analisi del cliente ed estrinseca alcuni elementi forti su cui andare ad operare. Raccoglie ed analizza tutti gli interventi sui media prodotti in precedenza dall’ufficio stampa tradizionale ed estrapola ciò che ritiene più idoneo e ancora valido da “tradurre” in nuove notizie.
Identifica anche alcuni temi chiave su cui focalizzarsi (il lavoro è a medio e lungo termine, vale la pena concentrarsi su alcuni aspetti per volta) e li “traduce” in notizia, notizia che nel web 2.0 può significare vari linguaggi come set fotografici, videointerviste, post su Facebook, Tweet, ecc. Naturalmente, ciascun canale identificato e ciascuna notizia dovrà essere strutturato con alcuni accorgimenti tipici del media in cui “si lavora”.
Tarduce i comunicati stampa tradizionali, quella della carta in notizie web, sfruttando pertanto l’ipertestualità della rete e la multimedialità rendendo così il comunicato stampa il centro di una rete di riferimenti. E non solo, applicherà alcuni accorgimenti per renderlo maggiormente efficace nell’indicizzazione, quello che viene chiamato “Article Marketing” o “Press Marketing”, utilizzando strategie e strumenti efficaci per la diffusione nel web.
Si occupa di pianificare una serie di notizie ad uscita programmata sui vari canali web 2.0
Si occupa di aumentare la costruzione di un bacino di utenti fidelizzandolo attraverso i vari canali, focalizzandosi sia su opinion leader e blogger di settore, sia sul pubblico più generalista quale potenziale canale di diffusione e cliente finale.
Non dimentichiamo la costrante attività di misurazione dei risultati e quindi le linee guida per la verifica degli obiettivi raggiunti.
Come funziona un ufficio stampa e pr 2.0?
Funziona o in autonomia occupandosi di tutta la comunicazione esterna, oppure affiancato da un ufficio stampa di tipo tradizionale. Può lavorare in sede oppure da remoto supportato da strumenti quali skype, email, ecc attraverso cui interagire con i referenti.
Il lavoro dell’ufficio stampa e pr 2.0 è costantemente misurabile attraverso il materiale prodotto, gli inserimenti inviati, i canali creati e l’aggiornamento degli stessi; nonché il numero di visitatori che si quantificano sul sito web, i follower su twitter, i fan su facebook, ecc.
Perché sceglierlo?
Sceglierlo significa essere al passo con i tempi, sfruttare un media per ciò che è e ciò che rappresenta e quindi penetrare in un mercato internazionale non solo con una presenza del 20% con un sito web, ma essere presenti in vari modi, articolati e sempre efficaci arrivando almeno al 60% o 80% della potenzialità di presenza. C’è chi di Internet ha fatto il proprio canale preferenziale attraverso i risultati ottenuti nei primi sei mesi, quindi esserci significa arrivare prima degli altri, essere concorrenziali, manifestare con i fatti il proprio interesse verso l’innovazione.
Qual’è il valore aggiunto?
Essere internazionali, inserirsi in circuiti sempre diversi, spaziare nei canali e prendere quindi target differenti. Lavorare correttamente sui testi, sulle immagini, sui video, sul dialogo per post, coinvolgere l’utente, favorire la promozione … tutto questo è un’attività che se condotta in modo serio e pianificato porta a risultati misurabili, alla crescita di immagine, alla credibilità. Naturalmente se fatto con obiettivi precisi sarà un valore aggiunto che, tradotto in aspetti economici, avrà un alto rientro dell’investimento.