Il cambiamento ci riporta all’essenza e alla creatività: dal Covid 19 molte lezioni imparate e molte ancora da imparare
Nessuno è immune al cambiamento, mi ripeto sempre insieme a “siamo tutti i interconnessi”. Una frase che ad alcuni fa sorridere, ad altri annuire, a me fa bene viverla!
Ti racconto un segreto che credo sia arrivato il momento di condividere per vivere insieme nuove esperienze.
La logica è quella sistemica, che si contrappone ad una logica tradizionale, ma chi mi conosce sa che amo il #consapevolmenteconnessi non solo a livello digitale e che nelle interazioni vedo il bello della vita e una costante opportunità di crescita. Una logica legata alle interazioni e se non fosse che stiamo parlando di cambiamento e trasformazione, non potrebbe non nascere esattamente dal suo opposto, ovvero dal distanziamento sociale necessario per la sicurezza della salute delle persone.
Distanti ma interconnessi
Ebbene siamo arrivati proprio a questo, a quella logica sistemica di cui si parlava sopra. In un momento in cui tutti dovevamo isolarci ciò che abbiamo inseguito di più e con maggiore determinazione sono state le relazioni (e che grazie al digitale, non solo si sono potute mantenere virtualmente ma si sono, addirittura rafforzate!). Il distanziamento fisico ha rafforzato legami profondi, connessioni virtuose, e promosso un tema importantissimo: la scelta. Abbiamo puntato su relazioni di qualità, quelle che fanno bene all’essenza, scegliendo con chi comunicare e con cui scambiare energia positiva, in una logica di rafforzamento costante delle connessioni. Ci sono amicizie che sono cresciute in maniera esponenziale e che sono convinta proseguiranno nel tempo in un rafforzamento costante; amori che hanno compreso la loro forza e contestualmente l’opposto, connessioni deboli che si sono lasciate sbiadire sempre più fino a spegnersi, così come amori che forse, non erano strettamente connessi all’essenza ma ad un bisogno.
Tutto può cambiare e senza preavviso: l’importante è vivere nella consapevolezza del cambiamento
E se da una parte questo cambiamento per molti è stato spiazzante, per altri, abituati a vivere nel cambiamento lo è stato meno. Il Covid 19 ci ha insegnato ad amare di più, a confrontarci con ciò che non possiamo né prevedere, né contrastare e ci ha insegnato anche il concetto di accettazione che non è remissione, ma comprensione. Un periodo complesso in cui ognuno di noi ha affrontato il problema con il proprio bagaglio di strumenti (nel caffè in diretta ho cercato il supporto di esperti proprio per aumentare questo bagaglio e offrire una valigetta degli attrezzi pronta all’uso per affrontarlo al meglio) e si è creato nuovi strumenti, per affrontare consapevolmente il cambiamento. Comprendendo che non si può affrontare un cambiamento da un solo punto di vista. Dobbiamo evitare le credenze limitanti, aprirci sempre più, aiutarci a cambiare in un mondo che cambia.
L’importanza della creatività
Quello che abbiamo ri-scoperto è l’importanza della creatività che ci aiuta a risolvere i problemi; quell’energia che percepiamo negli altri e che ci fa scegliere di dialogare con quella persona; quella visione che ci permette di affrontare in modo nuovo le situazioni che ci si presentano. E soprattutto che ci permette di affrontare noi stessi nella nostra essenza. Davanti ad un cambiamento una parte di noi desidera cambiare, un’altra parte oppone resistenza. Creatività è movimento, trasformazione, è ascolto, osservazione attiva è, ancora una volta questione di scelte. Scegliere chi ci fa bene, e saper lasciare andare. In altre parole è prenderci le nostre responsabilità, quello che una scelta è.
Il linguaggio positivo
Nel periodo di lock down e di distanziamento fisico abbiamo re imparato a dialogare con gli altri e con noi stessi utilizzando un linguaggio più positivo. Abbiamo imparato a trattarci con più benevolenza, abbiamo re-imparato a non avere pudore nei nostri sentimenti, a dire più spesso ti voglio bene, a capire quanto una persona ci manca e ricordarglielo, a scegliere con chi passare il tempo “virtualmente” ma con una connessione profonda. Ed ecco che il potere delle parole diventa “abra cadabra” creo come parlo.
L’ecologia del nostro vivere il cambiamento
Un re-imparare a gestire gli spazi e i tempi, a percepire chi ci sta intorno vicino e lontano, a dialogare positivamente; ma soprattutto un imparare ad accettarci per quello che siamo con le nostre fragilità e per quello che abbiamo in questo momento. Imparare a farci bastare ciò che abbiamo a disposizione e ad utilizzarlo al meglio; imparare a bastarci e a rendere di qualità le nostre connessioni, perché di valore, perché un valore. Un osservare e un ascoltare attivamente per dire ci siamo e per sentire un siamo, un sono. L’ecologia del silenzio che limina il rumore di sottofondo e crea la giusta connessione.
In quel periodo di lock down e di distanziamento sociale ho imparato la libertà di scegliere come vivere quel momento con il più totale rispetto degli altri e di me stessa. E da quel momento ho iniziato a scegliere e a creare il mondo che mi raccontavo.