#Inseguendounsogno V73 – Inseguendo un sogno, il video che racconta la storia delle V73

www.inseguendounsogno.it

Il video emozionale, sotto la regia di William Carrer e la direzione artistica di Francesca Anzalone,
racconta la storia del sogno di Elisabetta Armellin e delle V73 “lo scrigno per
custodire i tuoi sogni”

Un lavoro di passione, di coinvolgimento e di valori questo è #inseguendounsogno il sogno di una designer che omaggia la creatività italiana, una che potremmo definire “Art aholic”

#inseguendounsogno Un video emozionale per raccontare il
sogno, diventato realtà, di Elisabetta Armellin e delle sue V73. Questa è la
storia di un sogno che giorno dopo giorno ha preso forma e si è evoluto
attraverso costanza, intuito e determinazione, come spesso le donne sanno fare.
E’ il racconto di una grandissima passione per il disegno, per il colore, le
forme, le linee, per tutto ciò che è ispirazione e che Elisabetta ha inseguito
fin da bambina. E, dove ci sono colori e linee, oggi Elisabetta vede forme e
texture per le sue V73.  
Dove V sta per Venezia e 73 il
numero che costantemente incontrava durante le passeggiate veneziane e che
coincide anche con il suo anno di nascita. Ispirazione, magia, poesia, tutto
questo fa parte del sogno che ha inseguito, fatto di colori, gessetti, schizzi
e giochi di sguardi che da sempre la conducono alla creatività.   
Segui
i tuoi sogni e non avere paura di realizzarli!
Questo le ripeteva suo padre
e questo ha sempre fatto Elisabetta, senza arrendersi di fronte agli ostacoli
che inevitabilmente la vita mette sul cammino. Ma quando si crede in un sogno
non si deve mai abbandonarlo e così è stato per lei. Non sapevo ancora né come né quando, ma sentivo dentro che avrei
realizzato il mio sogno e custodito quello di altre donne
e così è stato e così,
è iniziata l’avventura di V73, di Elisabetta e di tutte le donne che ogni
giorno lo indossano.
Un mondo di rimandi e di ricordi, sensazioni, idee, passione, sguardi,
mani, creatività
è questo V73 , uno 
scrigno per contenere i sogni. Un video, quello immaginato da William
Carrer regista e Francesca Anzalone storyteller, che racconta attraverso i
dettagli, l’evoluzione di V73 e della creatività italiana che si percepisce
nell’evoluzione del marchio e nella consapevolezza sempre più nitida della sua
designer. Dalle forme, ai colori, dalla passione al ricordo, dal fascino della
città anadiomene ai suoi artigiani, un crescendo costante di emozioni che da
sempre “colorano” la vita di Elisabetta Armellin.
 “La storia di Elisabetta non
poteva non emozionarci”
dicono William Carrer, regista, che per primo ha
inseguito il suo sogno di realizzare il film Venezia Impossibile (Italia, 90’) e Francesca Anzalone, storyteller
ma soprattutto da sempre affascinata da quei “visionari” che hanno la capacità
di guardare sempre oltre. In questo caso possiamo parlare di Dream Team ma soprattutto di incroci di
sognatori che il destino unisce nel momento in cui devono condividere un sogno
comune.  Passione, sguardi, sensazioni,
creatività, rimandi e ricordi sono appunto gli elementi chiave di questo
incontro di sognatori che, in un momento preciso della vita, si sono uniti.
E dato che il sogno di Elisabetta
correva sul web fin dall’esordio abbiamo immaginato di parlarne online utilizzando l’hashtag #inseguendounsogno affinché si possano
seguire anche i sogni delle donne che li vorranno condividere con noi. Perché
Inseguendo un sogno racconta anche il tuo sogno! Quindi Raccontaci il tuo sogno.
Dream Team
“Io ed Elisabetta ci conosciamo
ormai da due anni e ci stimiamo professionalmente moltissimo. Ostinate, decise
e sognatrici, abbiamo immediatamente percepito una forte sintonia” dice
Francesca Anzalone, storyteller e direttore artistico del video. “La seguo dal
suo esordio di V73 apprezzandone ogni giorno entusiasmo, professionalità e
crescita. Una sinergia condivisa anche da Elisabetta nei miei confronti. Poi,
come in ogni storia che si racconta, un giorno, come deve succedere, Elisabetta
si iscrive ad un mio seminario sulla comunicazione online e lo storytelling e
qui, in un momento dedicato ai case study e alle mie narrazioni, racconto e presento
il film Venezia Impossibile (Italia,
90’) regia di William Carrer, il teaser,  l’intervista del sogno “Un sogno di uno,
diventato il sogno di molti” e il backstage della scena prima e così nasce il
video Inseguendo un sogno e l’hashtag
#inseguendounsogno e segue l’incontro, naturalmente di complicità, sintonia e
coinvolgimento, con il regista William Carrer. 
William Carrer, Regista e Direttore della Fotografia. Classe 1976,
nato e cresciuto nella creatività dell’isola di Burano dove il colore è la base
dell’essere e della quotidianità, all’età di dodici anni in un concorso
regionale per uno spot progresso sui servizi sociali, che vince, scopre la
passione per la fotografia, la videocamera e tutti gli strumenti che permettono
di immortalare una sensazione e di rendere tangibile un’idea. Lo studio della
musica completa questa visione artistica che lo accompagnerà poi nella
professione di direttore della fotografia (ed in alcuni casi anche come regia)
che ad oggi svolge per importanti Brand come, solo per citare alcuni esempi,
Piaggio, Diadora, Lotto, Stonefly, Sanbenedetto, Caleffi, Sappi, ATVO, Carpené
Malvolti, I’m Watch, Promovetro,  per enti e istituzioni come Regione
Veneto, Provincia, Ateneo Veneto, il Gran Teatro La Fenice e televisioni come
RAI, Mediaset, ZDF, ARD, Discovery ed infine per videoclip e cortometraggi,
oltre alla direzione fotografia per Takeshi Kitano nella produzione Takeshi Art
Beat.  William Carrer è IrisFilm Produzioni,
azienda specializzata in servizi video a forte impatto emozionale. Il suo primo
lungometraggio Venezia Impossibile (Italia, 91’) è una Venezia impossibile che
nella sua visione distopica e ucronica viene raccontata attraverso tre elementi
rappresentativi: acqua, fuoco e vetro in un gioco costante di chiaroscuro e di
attenta selezione dei colori.
Francesca Anzalone, esperta di comunicazione e di nuovi media.
Classe 1975, nata e cresciuta con la passione per l’arte, per le bellezze
artistiche dell’Italia e delle sue città del cuore Parigi e Londra si è
dedicata da sempre alla letteratura italiana e straniera, all’arte e ai viaggi.
Una larea in Lingue e Lettarture Straniere ad indirizzo filologico letterario,
una passione smodata per il web fin dalla sua nascita e tutto ciò che con
questo mezzo di comunicazione si può valorizzare. Appassionata di fotografia e
dello studio dell’arte trova nel web la sua nuova dimensione e segue la
comunicazione in tutte le sue declinazioni. Insegna all’Università di Venezia ed
in altre importanti Istituzioni lavorando per il superamento del Digital Divide
e per l’applicazione della tecnologia nei vari ambiti dalla formazione
(e-learning, LIS, comunicazione interculturale, video, ufficio stampa web …). Pubblica
alcuni volumi, saggi e articoli e collabora come blogger con testate nazionali
e regionali, oltre che per uffici stampa tradizionali e web e pubbliche
relazioni.  Francesca Anzalone è Netlife
s.r.l. Comunicazione e Formazione, specializzata appunto in servizi di comunicazione
e formazione nel settore del web, web 2.0. Ha lavorato e seguito William Carrer
per un anno nella realizzazione del suo lungometraggio Venezia Impossibile come
responsabile della comunicazione, pubbliche relazioni e marketing e come
supervisione al montaggio  nella fase di
postproduzione, da qui nasce la consolidata complicità artistica.
Creatività italiana
Storytelling
Elisabetta ha una grande
personalità creativa, lo si percepisce dagli oggetti che popolano la sua
scrivania, dai colori, dalla tavolozza, dagli schizzi, dai disegni . Il suo
sogno è quello di diventare designer, lo ha sempre saputo, quello di creare e
di trasformare la sua passione nel lavoro della vita. Annota nel suo taccuino
tutto ciò che la copisce e lo porta sempre con sé, nella sua inseparabile borsa
di tela; e ogni angolo della città, in realtà, per lei può diventare una
tramatura, una forma, il colore delle sue creazioni.
Passeggia per Venezia guardandosi
intorno e sogna, e vive di emozioni intense mentre percorre la strada che ogni
giorno la conduce all’Accademia di Belle Arti, dove studia, approfondisce e
sperimenta. E’ sempre quel numero  73 che
cattura la sua attenzione, e sempre lo segna sul taccuino, è ormai diventato un
rituale.
Cammina per la città guardandosi
attorno, pensando a quante donne come lei hanno un sogno in un cassetto o che
inseguono da anni, giorni, minuti, perché ognuno di noi ha diritto di sognare.
Le osserva, incrocia i loro sguardi, percepisce le loro emozioni e si emoziona
con loro, anche se non vista. Ognuna di loro incarna un sogno ed ognuna di loro
indosserà il suo sogno, un giorno, lei questo lo sente dentro.
E’ una Venezia magica quella che
respira, perché ne sa cogliere i dettagli, le sfumature, è come se si fondesse
con l’essenza della città, perdendosi nelle sue trame. Quelle trame di mani
sapienti che creano merletti, che piegano le pelli, che imbastiscono tessuti,
che dipingono, che plasmano vetro e che le ricordano la vera essenza
dell’artigianato. Perché questi artigiani sognano come lei, mentre le loro mani
scivolano sugli oggetti.
E mentre cammina il sogno diventa
realtà, perché passo dopo passo nasce l’idea, e poi le mani sapienti la
realizzano, e il sogno prende forma e così prende forma il sogno di tutte le
donne che incontra perché anche loro
fanno parte del sogno e perché lo riempiranno con i loro
. Sono donne che ha
incontrato nel suo percorso.   E schizza
sul taccuino il rosso veneziano, il verde della laguna, l’azzurro del cielo … e
ogni donna, nella sua mente,  si colora
dei suoi sogni.
Il tempo passa, ed
Elisabetta  è sempre alla scrivania, ora
nella sua azienda, dove disegna le sue borse, con i dettagli per il prototipo e
la realizzazione. Ma non ha smesso di sognare e di portare con sé il suo taccuino
custode di segreti che oggi,  insieme a
tutti gli oggetti che rappresentano l’essenza della propria personalità, e
che,  come ogni donna, tiene nella sua
borsa |V73.
V73 uno scrigno per custodire i
tuoi sogni
Raccontami il tuo sogno