Buongiorno, sono il vostro CEO, felice di ritrovarvi! ovvero come ti racconto un cambiamento nelle aziende di successo
Tragi-commedia di una trasformazione sociale, a voi la scelta dell’epilogo
Come comprendere che la trasformazione non si ferma, che dobbiamo adeguarci e che il punto di vista è cambiato. O cambiamo anche noi, o ci troveremo soli con le nostre convinzioni obsolete
Mi è capitato di assistere non molto tempo fa a una riunione in cui si negoziava una posizione. O meglio, l’ottimismo faceva pensare che ci sarebbe stata una negoziazione, mentre la realtà dei fatti era uno schieramento gerarchico con una visione unilaterale e una presunzione di conoscenza smodata. C’è chi pensa di conoscere tutto dove, in questo mercato globale talmente articolato e in costante trasformazione, è impossibile accentrare la conoscenza e soprattutto dove è assolutamente fuori luogo. Il sorriso sornione di chi pensa e dice so oggi è la peggior figura che si possa inserire all’interno di un team. Perdita di energia, mancanza di entusiasmo, frustrazione di chi vuole costruire, che nella testa sente rimbombare parole non dette espressamente ma dal senso chiaro: un “non vali nulla, non puoi pensare, sei solo un mero esecutore”. “Io so, perché ho fatto così, poi perché conosco tizio e caio, poi perché è meglio che dica io cosa fare, perché io, io, io”. Un dramma anacronistico di un business che ne risentirà, penso. Leggi l’intera storia su Uomini & Donne della Comunicazione nella mia rubrica #ConsapevolmenteConnessi