Event MAG – il numero di giugno
Interessanti spunti di riflessione sul nuovo numero … il tema re-design, sicuramente molto attuale viene presentato nelle sue varie sfacettature.Da non perdere Event MAG – giugno
Interessanti spunti di riflessione sul nuovo numero … il tema re-design, sicuramente molto attuale viene presentato nelle sue varie sfacettature.Da non perdere Event MAG – giugno
Proviamo ad impostare il piano di comunicazione di un servizio che abbiamo intenzione di attivare.Più l’argomento è ristretto, più efficace sarà il nostro piano di comunicazione, in altre parole, impariamo a creare micro unità per ciascun argomento e su quelle micro-unità andiamo a costruire il piano di comunicazione.Con più piccole sono le unità, maggiore sarà la precisione del nostro lavoro, e più attività e dettagli avremo sotto controllo. Buon lavoro!
Un piano di comunicazione deve assolutamente avere delle schede di verifica, controllo e monitoring per tutte le attività. Questo è un dato di fatto!E’ fondamentale controllare l’andamento di tutte le attività per capire quali sono le attività che funzionano, e soprattutto quali sono gli strumenti utili al progetto, servizio, azienda.
Tutta la parte informativa di un programma, progetto, servizio, azienda è di grande importanza, è ciò che trasmette il messaggio e pertanto deve essere presentato nel migliore dei modi. Le attività da programmare saranno quindi:– Conferenze stampa e ufficio stampa– eventi– prodotti mediali e multimediali– pubblicazioni – sito internet– mailing– call centre– help desk
E’ dondamentale aiutare il cliente a “riconoscere” immediatamente il prodotto, il servizio, l’azienda … quindi, più facile sarà ricordare, maggiore sarà il coinvolgimento del potenziale cliente. La promozione del programma sarà quindi supportata da aspetti grafici:– logo e linea grafica coordinata– sito internet– pubblicità esterna– stand mobili– eventi – conferenze stampa– prodotti promozionali– prodotti mediali e multimediali– pubblicazioni– attività promo-educative– pubblicità sui media Naturalmente non è obbligatorio inserire tutte le voci ed i relativi capitoli di spesa (il piano di comunicazione verrà gestito anche in base al budget, naturalmente fondamentale sarà proporre l’optimus per il cliente)
Importante il radicamento nel territorio. Si può partire dal locale al nazionale per arrivare fino all’internazionale, naturalmente se questo è utile.E’ comunque fondamentale radicarsi e “aiutare” il potenziale cliente ad identificare l’azienda, il progetto, il servizio in modo semplice e veloce. Il radicamento può avvenire tramite:– workshop, educational, formazione– sito internet– rete intranet– supporti tecnologici
La comunicazione interna è il primo passo di un buon piano di comunicazione.Tutti gli uffici coinvolti, e comunque lo staff deve sempre essere messo al corrente delle attività e iniziative in modo tale da poter supportare costantemente, a livello informativo, l’azienda. Si può raggiungere una buona comunicazione interna attraverso differenti modi e con differenti supporti. A seconda dell’entità del progetto si potrà scegliere tra:– workshop– sito Internet– rete Intranet– supporti tecnologici– Mailing list– riunione Sarà fondamentale redigere un documento riassuntivo con i principali punti del progetto, servizio al fine di distribuirlo o metterlo scaricabile nella rete.
Piano di Comunicazione – introduzione alla costruzione. Con la strategia di comunicazione, l’azienda, il progetto, il soggetto persegue gli obiettivi che si è posta, ad esempio la propria Corporate Identity, i servizi, un evento ai propri clienti potenziali o ai propri interlocutori – che devono essere ben identificati (target). Il piano di comunicazione definisce quindi, le modalità concrete con cui gli obiettivi prefissi verranno perseguiti. Per raggiungerli sono necessarie delle attività tempestive, credibili, programmate e coerenti. A cui è necessario affiancare alcuni aspetti fondamentali come: – la definizione delle categorie dei destinatari: non possiamo rivolgerci a tutti con lo stesso registro linguistico e con le stesseRead More →
Sicuramente accende la discussione il post su Mlist, forse volutamente provocatorio, che afferma che solo i grandi marchi possono passare sui media. Leggete tutti i post qui sotto:MLIST Il mio pensiero è semplice: quello che attira l’attenzione di un bravo giornalista è un comunicato che contiene una NOTIZIA, ben scritto, completo di tutte le informazioni necessarie.Non è necessariamente un marchio, anzi, molto spesso la “chicca” stimola maggiormente l’attenzione. Parare di cose nuove non è assolutamente proibito. Anzi!!!Approfitto per invitare chi ancora non conosce Mlist (pochissimi!) a sfruttarlo anche come canale di aggiornamento professionale.Buona giornata a tutti!
Ebbene, anche l’addetto stampa può sfruttare i social network!!!Sono un’ottima risorsa per promuovere eventi, iniziative, organizzare e riunire persone con gli stessi interessi … ma anche per spunti, idee, proposte, segnalazioni, e chi più ne ha più ne metta. Sicuramente essere in un Social Network, oggi dà una grandissima visibilità. Proviamo a pensare ad un Ristorante … perché non aprirsi un Account Facebook e organizzare un Gruppo: chi ha mangiato, chi vuole tornare, linkare con itinerari turistici, linkare con alberghi … insomma creare un network in cui anche gli ospiti sono autori!!! Il consiglio è: utilizzate i social network ma sempre con criterio e moderazioneRead More →
Costruire il percorso migliore, analizzare la situazione iniziale con una valutazione, identificare la consulenza più efficace o consigliare i corsi già attivi è per me un grande piacere.