Allenare a fare squadra, crescita personale e senso di appartenenza di Francesca Anzalone

Digitalizzazione: ovvero fare squadra coesi nel cambiamento il perché delle PR come strategia 

Le persone stanno al centro attraverso relazioni significative, questo lo sapevamo. Ce lo ha ricordato questo periodo così complesso, e quotidianamente lo affrontiamo ogni volta che accediamo ad un #social (i numeri parlano chiaro!). Le PR ovvero le People Relations vanno gestite con consapevolezza e il senso di appartenenza e di #faresquadra, va coltivato ogni giorno.

Digitalizzazione: il cambiamento parte dalla persona

E’ ormai chiaro, anche alle #imprese, che digitalizzazione significa nuovi processi, nuove competenze, nuove strategie, nuove azioni, nuovi flussi di informazioni.  Parliamo di n nuovo sistema squadra coeso, consapevole e responsabile del percorso che sta intraprendendo.
 
L’attività di #consulenza e poi di #formazione per l’accompagnamento nella digitalizzazione parte dal percorso sulle persone, da una revisione della comunicazione, dei flussi, delle informazioni e degli elementi di appartenenza. Potremmo dire che parte da una #partecipazioneattiva al centro sulla quale si costruiscono i vari asset. Ma questo meccanismo virtuoso si innesca solo se alla base vi è un desiderio di crescita personale e professionale.

Il senso di appartenenza (fare squadra) si coltiva ogni giorno con gli strumenti giusti

L’errore più comune è dedicarsi all’identità Corporate come immagine coordinata, senza però avere le fondamenta solide all’interno. Ci si preoccupa di più se il visual ha coerenza identitaria, se è perfettamente in linea con i colori e le forme, piuttosto che pensare agli elementi di appartenenza per tutto il capitale umano aziendale. Ma l‘impresa è fatta di persone, di valori, di elementi caratterizzanti, e soprattutto è fatta di senso di appartenenza, da cui poi derivano l’orgoglio di essere parte di questa realtà, di questa squadra.

Se non hai una semantica comune, come pensi di identificarti?

Mi capita spesso di iniziare una consulenza e rendermi conto che mancano gli elementi principali: la semantica comune (Tassonomia, e dunque il codice comune che “racconta” appartenenza), che mancano la condivisione dei valori e del senso di appartenenza, perché “calato dall’alto” come se fosse un “questo è quanto”. Ma i tempi sono cambiati, c’è stata una trasformazione sociale importante, c’è la scelta, soprattutto nelle nuove generazioni, “Scelgo questa realtà perché è sostenibile, perché ha dei valori importanti, perché partecipa attivamente nelle cause legate a ….”.
Si chiama partecipazione attiva, ed è sempre esistita, ma il web ne ha amplificato la portata e le opportunità.
Ed ecco che per fare funzionare tutto si deve costruire insieme, si deve essere coesi, si deve condividere dove stiamo andando, come ci stiamo muovendo, in quanto tempo raggiungeremo un traguardo,  e soprattutto, consapevoli che siamo parte di questo percorso comune.
La comunicazione al centro come strategia di crescita, consapevolezza e responsabilità nella scelta degli strumenti, delle azioni e dei ruoli, ma soprattutto delle parole da utilizzare.

Lavorare con le parole e sulle parole allena la mente e l’empatia del team

Si chiede di condividere, di essere ambasciatori di ciò che sta avvenendo, senza però dare gli elementi in comune, senza strumenti di appartenenza, senza un senso comune. Non è con: faremo questo e tu farai questo che si costruisce la squadra. Ma è partiamo da questo valore, tu come lo interpreti? Digitalizzazione e fare squadra: una questione di interpretazione e di regole di comportamento, che non sono un’imposizione ma un codice comune che identifica un senso di appartenenza. Quali parole ci rappresentano? Quali parole invece dobbiamo evitare perché particolarmente rischiose nell’interpretazione?  Costruire un Semantics Guide Manual è sempre impegnativo, ma indispensabile per moltissime attività e soprattutto è la base di un senso di appartenenza consapevole e responsabile.
Faccio sempre svolgere un esercizio sulle parole identitarie all’interno dei team. L’obiettivo è quello di identificare le parole più rappresentative e il loro percepito. Il risultato è straordinario, ma soprattutto davvero efficace per la base della comunicazione. Se stai pensando che si perde tempo, non è così. Anzi, non solo si recupera una parte molto importante su cui costruire la comunicazione, ma si coinvolge il team nella costruzione dell’identità. Partecipare significa essere parte attiva di, e dunque esserci anche in caso di crisi.  Prova a pensare al danno economico se la tua reputazione venisse messa in discussione e il tuo team non sapesse come reagire, o rispondere in maniera coerente.

#Faresquadra nel cambiamento: l’approccio necessario alla digitalizzazione

Qual è il suono di una sola mano che applaude?
(Koan Zen)
Digitalizzazione e fare squadra: c’è un aspetto importante, che molto spesso viene sottovalutato, ovvero l’impatto di stress legato alla reticenza al cambiamento.
Non si può generalizzare ma ogni organizzazione ha le proprie dinamiche, e soprattutto le proprie emozioni da gestire. L’intelligenza emotiva è alla base di una leadership consapevole e dunque, la consapevolezza delle emozioni, delle reazioni, e il supporto nel prenderne consapevolezza sono fondamentali.
A questo proposito delle ottime letture provengono da Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta che, con i suoi volumi, ci accompagna in un percorso sempre molto efficace. 
Il #Faresquadra è un tema che abbiamo affrontato anche con Emergenza24, durante gli Stati Generali sulla Comunicazione di Emergenza, focalizzandoci sul perché oggi è fondamentale fare squadra offline e online, in una società che dialoga, conversa e costruisce il proprio pensiero attraverso l’integrazione di fisico e virtuale.
La capacità di costruire relazioni significative, connessioni consapevoli; il sapere come rafforzarle ogni giorno attraverso un senso di appartenenza; la costruzione di Comunità consapevoli e responsabili oggi diventano competenze non solo strategiche, ma necessarie.

Esercizio di consapevolezza sul senso di appartenenza

Affrontare il cambiamento, soprattutto nel percorso di digitalizzazione,  attraverso gli strumenti giusti, le competenze e le strategie migliori è dunque oggi più che mai necessario. Ti lascio con qualche nota, estrapolata dai documenti che utilizzo nelle consulenze e nella formazione, ovvero una serie di domande che vengono somministrate durante i colloqui individuali e il laboratorio di comunicazione per i vari settori (ne ho scelte 8 dal questionario completo):
  • Quali sono le parole che identificano ciò che siete e ciò che fate? Elencatele nello spazio preposto nei fogli che avete a disposizione.
  • Sono parole che fanno parte della semantica comune o ci sono varianti? Elencate le varianti nello spazio preposto nei fogli che avete a disposizione.
  • Quali sono i valori che rappresentano l’azienda/ente/istituzioni di cui fate parte? Elencate i valori nello spazio preposto nei fogli che avete a disposizione.
  • Quali di questi valori vi rappresentano maggiormente?  Elencate i valori nello spazio preposto nei fogli che avete a disposizione.
  • Quali valori vorreste aggiungere per sentirvi rappresentati appieno? Elencate i valori nello spazio preposto nei fogli che avete a disposizione.
  • I valori mancanti potrebbero essere inseriti nelle dinamiche che appartengono all’identità dell’azienda/ente/istituzioni o ci sono degli aspetti che non potrebbero coesistere? In questo caso perché? Inserite queste considerazioni nello spazio Note in Consapevolezza
  • Mi sento parte di questa azienda/ente/istituzione perché …. Inserite le motivazioni nello spazio apposito.
  • Sono orgoglioso di essere parte di questa azienda/ente/istituzione perché …. Inserite le motivazioni nello spazio apposito.

Riflettere su questi aspetti è utile, confrontarsi con i colleghi fondamentale. Una buona leadership è consapevole quando conosce ciò che caratterizza il senso di appartenenza e quando da conversazioni, confronti e riflessioni, dà avvio alla partecipazione attiva attorno alle linee guida identificate. Se vuoi qualche consiglio di lettura non esitare a contattarmi, se pensi di avere bisogno di me per una consulenza o un percorso di formazione, oppure per fare l’analisi della tua comunicazione, non esitare a contattarmi info@netlifesrl.com.

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Spero di esserti stata utile anche con questa risorsa, se vuoi scoprire qualcosa in più su di me e la mia professione  

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