“Mamma, Non siamo più negli anni’80!” Me lo sento ripetere ogni giorno dalla generazione Z che, con ironia si rivolge agli anni ’80 come se stesse parlando del paleolitico.
La parola di oggi è: connessione
Viviamo tutti un po’ condizionati da luoghi comuni, spesso, ognuno arroccato nella propria “era”, ma il digitale, oltre a molte altre cose, ha portato ad ampliare anche la forbice generazionale. Siamo così distanti? Sì se non ci mettiamo in ascolto, sì se non ci lasciamo influenzare da una generazione che tra cinque anni sarà il 30% della forza lavoro e che noi non conosciamo abbastanza. Loro che appellano gli “08” come giovanissimi, che sfruttano il digitale molto meglio di noi, ma a cui vogliamo insegnare proprio il digitale, invece di offrire il supporto richiesto; loro che attraverso il multitasking ci offrono una visione molto diversa di come si possono affrontare le attività. Questo non è un inno alla generazione Z ma un invito ad ascoltare il loro punto di vista, senza scivolare in luoghi comuni e partire con preconcetti troppo spesso sterili.
“Mamma, non siamo più negli anni’80!” ogni giorno la stessa frase, ma che mi ha mosso una grande curiosità nello scoprire questo mondo così attivo, partecipato e nel contempo così fragile. Ed è così che da parecchi mesi ho iniziato un dialogo costante con questo mondo, soprattutto di grande ascolto. Qui vorrei riportare qualche dialogo, e raccontarvi come “Ma che ne sanno i 2000” ci ha ispirate ad aprire un account Instagram @nonsiamopiuneglianni80 su cui raccontare i luoghi comuni … e non solo.
Che cosa rappresentano per te i social network?
Vi: un modo per comunicare, per vedere cosa stanno facendo i miei amici e per mostrare al contempo quello che sto facendo io. A noi piace “essere connessi” che significa che anche se siamo distanti sappiamo sempre cosa stanno facendo gli altri, in un certo senso non siamo mai distanti anche se lo siamo fisicamente. Le storie poi ti mostrano in tempo reale che cosa sta facendo un tuo amico e tu puoi interagire subito in chat.
Quale il tuo social preferito?
Vi: Instagram prima di tutto ma anche Snapchat e TikTok. Su Instagram ci sono i miei amici, chattiamo, facciamo storie, ci raccontiamo e vediamo cosa stanno facendo gli altri. Non è solo questione di tutorial beauty e fashion, neppure il voler apparire, per noi è raccontarsi, e poi ispirarci. Ad esempio seguo molte pagine di associazioni per ambiente e animali, è sulla pagina del WWF che ho deciso di adottare un koala. E che ho iniziato a leggere sempre di più sugli incendi in Australia. Da Instagram poi vado a cercare su Google per capire meglio se sono cose vere e in caso approfondire.
Quindi a partire da un social come Instagram guardi, comunichi e ti informi?
Vi: esatto! Sono sempre connessa. Seguo le storie delle amiche che stanno raccontando quello che fanno, mando un messaggio in diretta, ridiamo e così anche se io vado da una parte e loro da un’altra non siamo mai distanti in realtà. In più ognuna può raccontare le sue passioni, conosco meglio il loro sport ad esempio e loro il mio mondo, quello della danza. Ma anche conosco molto del loro mondo, dei loro animali e loro dei miei. Insomma è una connessione.