Il diario della Bellezza: impariamo a cogliere il bello ovunque

Diario della bellezza - Francesca Anzalone

Pensa a tutta la bellezza ancora rimasta attorno a te e sii felice – ANNE FRANK

ANNE FRANK Diario

Ciò che più di ogni altro libro mi ha ispirata nella vita è stato questo diario. Lei Anne Frank con il suo sorriso i suoi bellissimi occhi, il suo amore per la bellezza intorno a lei. E soprattutto la sua immensa bellezza di animo. E mentre piangevo pensando a come la vita sia inspiegabile provavo ammirazione, rispetto e soprattutto, da quello parole,  sentivo crescere in me un profondo senso di fiducia. Lo lessi non appena imparai a leggere, insieme alle poesie di Neruda, Trilussa, perché ho avuto la fortuna di avere un padre meraviglioso innamorato della letteratura, dell’arte, della musica. E fu così che iniziai a pensare che qualsiasi difficoltà può essere superata guardando il cielo, cercando le cose belle che ci circondano, sorridendo alla vita con grande fiducia, perché, prima o poi quel sorriso ti restituirà quello che desideri. Lei che mi diceva di essere felice, di guardarmi attorno, di cercare sempre qualcosa di bello. Lei così piccola, ma così immensa. E se lei ha saputo amare con tutto il cuore, avere sempre il perdono nell’anima, perché non seguire il suo consiglio? Perché non ispirarsi ad una bambina così straordinaria?

La bellezza è uno stato mentale. L’ho sempre pensato e continuo a pensarlo anche oggi. E’ indulgenza verso noi stessi, innanzitutto. E da questa indulgenza nasce quella verso gli altri. Si cerca la bellezza nelle pieghe dell’anima, negli occhi che si riempiono di lacrime, in quelli che sorridono alla vita. Ma per cogliere tutto questo bisogna allenarsi ad osservare, attentamente, investire il proprio tempo nel volto delle persone, nell’ascolto delle loro storie, nei loro pensieri e nelle loro emozioni. E camminando per la città, osservando ciò che ci circonda senza perdersi in altro, se non nella bellezza dell’osservare.

Non ho mai amato le favole, quelle delle principesse bellissime. Non mi piaceva l’idea che una donna dovesse aspettare il principe, tantomeno per la sua bellezza. La mia storia preferita e di cui porto un ricordo bellissimo nel cuore era Il Mago di Oz, l’ho letta migliaia di volte e ancora trovo delle frasi che mi fanno vibrare l’anima! Ovviamente la lessi con il mio adorato papà, e qui ci sono migliaia di ricordi bellissimi sulle conversazioni. L’uomo di latta, lo spaventapasseri, il leone codardo, le scarpette rosse, il cagnolino Totò e i meravigliosi paesaggi che vedevo scorrere insieme alle avventure. Il mago mi è rimasto nel cuore e sì, continua ad ispirarmi storie e racconti per i più piccoli. E qui la bellezza è ovunque, perché bellezza è sentirsi bene con se stessi. Accettarsi nelle proprie fragilità, nei propri limiti, ma sempre pronti a tentare di superarli. A volte si può riuscire da soli, altre si ha bisogno di un*  compagn* di viaggio, l’importante è sempre e comunque raggiungere se stessi. E questa è la sfida della vita, superarsi sempre, perché non è una gara con gli altri e neppure con se stessi, è un imparare ad andare oltre “la siepe che ci cinge lo sguardo”.

Quel che non sopporto è che oggi c’è un’ossessione verso la bellezza. L’aspirazione ad essere bellissim*, ma poi il bello che cos’è? E’ quello “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame” con cui la Regina di Biancaneve scandiva le sue giornate? Alla ricerca poi della risposta affermativa? Del suo bisogno di essere l’unica bella del reame e quindi della necessità di uccidere per quel “Tu sei bella, ma Biancaneve è più bella di te”? E allora ecco il piano malvagio di  fare uccidere Biancaneve per ritornare ad essere la più bella. E se non sei bellissim* allora sui social ti riempiono di insulti. Il senso della bellezza è arrivato oggi a coniare nuove parole per definirne i concetti: ad esempio Body Shaming perché se non sei bella, devi vergognarti del tuo corpo e tutti si sentono in diritto di farlo notare. Succede perché tutte le immagini ci mostrano dei canoni che vanno in-seguiti? Perché il concetto di bellezza continua ad essere stereotipato? Belli sono gli occhi che sognano, bella è la bocca che bacia, bello è il mondo quando stiamo bene con noi stessi. E bello è un angolo della strada, un fiore, un suono, un brano, un colore … bello è chi sorride passando per strada, bello è l’innamorato che va dalla sua amata, bello è il canto degli uccelli nella città. Bello è l’inaspettato. Bello è quando ti senti accettata per come sei e per quello che fai, per lo stile che hai che non è omologato ma unico. Bella è l’unicità di ciascuno. Bello è quando ti danno fiducia e quando sei orgoglioso di quello che hai fatto.

Forse il punto è che non utilizziamo abbastanza: bello, bella, bellissimo, guarda che bel posto, guarda che belle persone, che bel sorriso, che begli occhi, che bel tramonto, che bello spettacolo, è proprio una bella persona = gentile, onesta, leale.  E tantomeno oggi mi sento bella dentro e fuori! E forse dovremmo farlo molto più spesso. Adottare un nuovo vocabolario in cui la bellezza inizia ad “imperversare” nella nostra vita. Insomma, abbiamo i social anche per questo condividiamo bellezza in tutte le sue sfumature.

Esercizi di bellezza:

  • Ogni sera annota almeno una cosa che ha generato bellezza nella tua vita, che hai visto, è accaduta, un dettaglio, una foto scattata, una musica, che ti ha creato stupore, meraviglia, che hai notato su di te. ALMENO UNA se ne hai di più sii felice.
  • Ogni giorno utilizza la parola bello almeno una volta per valorizzare un dettaglio, un aspetto, un dono. Usalo come complimento più spesso.