Instagram 5 errori di cui non ci rendiamo conto su un account business quando non raggiungiamo le aspettative
“Instagram non funziona”, l’affermazione che arriva più spesso quando la Community non aumenta e quando non si vede tramite il profilo. La domanda che ci si dovrebbe porre in questi casi è “Dove sto sbagliano? Come posso fare a migliorare la situazione di stallo?”. Instagram 5 errori di cui non ci rendiamo conto su un account gestito per business. C’è un errore di fondo, che come sempre parte dalla cultura digitale più o meno presente nelle strategie e nelle logiche che si applicano.Quando andiamo a gestire un account per business ci stiamo sostituendo ad una figura professionale: il social media managerUn professionista che ha studiato per fare questo: ha conoscenze, ha acquisito competenze, ha sperimentato, conosce ciò che serve: dall’approccio che si deve avere online fino all’uso di tutti gli strumenti che servono.
I 5 errori che commettiamo su Instagram se non abbiamo chiaro come si gestisce un account
Dunque il primo errore sta alla base, se non verifichiamo questo rischiamo di sprecare tempo, energie e anche budget (se lo investiamo in sponsorizzate non studiate). Partiamo dunque dall’identificare i primi 5 errori che ci portano a fare scelte sbagliate e che, come prevedibile, non “performano”:- Penso che quello che faccio offline sia il “tutto” e dunque, perché non farlo anche online? Conosco il cliente, so vendere bene e dunque ho “tutto ciò che mi serve” per farlo anche online. Così anche i miei collaboratori. Non mi rendo conto che servono conoscenze e competenze specifiche per l’online, dove, al contrario, ci sono regole, strategie e aspetti precisi che non esistono offline (es. algoritmi);
- Oltre alle competenze sull’uso corretto dei social ho obiettivi di vendita, di promozione e di valorizzazione e dunque competenze di comunicazione e marketing digitale;
- Servono competenze di pianificazione e programmazione, ovvero devo sapere organizzare i contenuti in priorità e devo conoscere gli strumenti per programmarne le uscite. Non avviene quotidianamente, ma in maniera coerente e organizzata, altrimenti non ho la governance della comunicazione*;
- Per fare content creation, questo è ciò che facciamo (creare contenuti) servono competenze di copy e grafica, immagini, video e creatività. Non possiamo annoiare, non possiamo realizzare contenuti tutti identici, dobbiamo ispirare, intrattenere e informare e dunque serve creatività nella presentazione dei contenuti e del nostro storytelling;
- Per costruire una Community servono relazioni, e se la vogliamo fare durare nel tempo serve gestire queste relazioni nel migliore dei modi con contenuti adatti, con relazioni significative e con competenze conversazionali sia in “tempi di pace” sia in momenti di crisi o potenziali crisi. Dunque entriamo nel campo delle digital pr scegliendo chi contattare, come contattarl@, come costruire e rafforzare il legame.
Il mio consiglio: la formazione
Il punto è dunque questo: se non siamo a conoscenza di tutto ciò che serve online per raggiungere gli obiettivi e dunque le competenze necessarie, non saremo in grado di svolgere correttamente il lavoro in prima persona, e neppure di scegliere il professionista più adatto, con le skills corrette. Perché è importante formarsi prima? Per non cadere in questi errori, per capire il valore economico di queste competenze, per poter analizzare le proposte e scegliere consapevolmente ciò che ci stanno proponendo. Perché una consulenza con un professionista è sempre consigliata? Perché ci permette di accelerare i tempi, evitare errori e identificare la strategia migliore e valutare le figure necessarie, o se vogliamo farlo in prima persona, identificare i percorsi migliori di formazione. Partendo dall’identificazione delle skills presenti e mancanti si mappa il fabbisogno principale.Abbiamo dunque bisogno di consapevolezza, di essere responsabili, di costruire al meglio ciò che andiamo a presentare, altrimenti sarà una “brutta copia di ciò che facciamo offline” ma non ci porterà risultati. Anzi il rischio è sembrare egocentrici, auto referenziali e senza nessun contenuto utile per il pubblico da trasferire. La percezione sarà: non ascolta minimamente. Che cosa significa * Governance della comunicazione? Avere tutto chiaro su un file drive dove viene raccolto ogni dettaglio della comunicazione per non perdere nessuna informazione e per essere in grado di fare entrare nel team di lavoro altre persone. La logica del web è interconnessione, quindi tutti i punti, i contenuti, le persone, gli oggetti sono interconnessi tra loro. Online non c’è egocentrismo (se non ho connessioni, non esisto!).
Il video della LIVE dove ti parlo dei 5 errori su Instagram di cui non ci rendiamo conto
Ti lascio con il video della LIVE fatta sul mio account Instagram a proposito di questo. Se non mi segui ancora, ti invito a farlo per avere altri contenuti dedicati al tuo business, alla cultura digitale, alle strategie di comunicazione e marketing digitale, ai social, alle digital pr. Tutti contenuti di cui ti parlo da anni sul blog, nei miei libri, nelle mie rubriche su riviste specializzate.Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Francesca Anzalone• Digital PR (@francescaanzalone)
Instagram skills e social media management
E adesso ti voglio ricordare che sapere cosa fa un social media manager è fondamentale per te, che lo andrai a sostituire. Dunque “non stai facendo un favore a nessuno quando l’obiettivo è business”, stai lavorando per generare un guadagno in termini di visibilità, di posizionamento, di vendite (parliamo di capitale). Senza dimenticare che dovrai aggiornarti costantemente (ti consiglio 4 volte all’anno di mettere già nel budget corsi). E soprattutto definisci puntualmente che cosa fai e cosa non fai per non fare sperimentare spiacevoli delusioni. Studia approfonditamente il social Instagram e aggiornati tramite il blog e la news room, dove puoi avere le anticipazioni di cambiamenti. E segui anche chi lo fa bene, in modo tale da essere sempre “sul pezzo”. Non dimenticare che il tuo cliente ideale è lì e tu lo devi coinvolgere nel tuo brand, quindi buyer personas, empathy map, customer journey saranno il tuo miglior alleato quotidiano. Insieme all’ascolto attivo online attraverso i gruppi, gli strumenti di ascolto, l’analisi delle conversazioni e lo studio delle parole chiave. E ricordati che devi creare contenuti giusti con le parole giuste e fare trovare questi contenuti attraverso le parole giuste (ricerche). Dunque analisi delle parole chiave, semantica e tassonomia non possono essere un di cui, ma le fondamenta. Parola di filologa rapita dal web!Domande per capire se abbiamo le skills necessarie:
Ti lascio anche qualche spunto di riflessione su tutto quello che bisogna sapere per fare una buona strategia Instagram evitando i 5 errori:- Sai come funzionano gli algoritmi?
- Sai come si identificano i contenuti migliori da inserire nel piano editoriale? E come si organizzano?
- Sai gestire correttamente gli hashtag? Intendo come sfruttarli per farti trovare e come NON utilizzare quelli bannati e eliminarli dal tuo archivio se ancora presenti?
- Sai come si scrive un copy efficace e perché?
- Sai analizzare bene le statistiche i dati e li sai comparare?
- Sai editare le foto? E creare pre set?
- Sai costruire i KIT per il tuo instagram con tutti i template da utilizzare? la moodboard, la color palette? Sai armonizzare il tutto per rendere il tuo feed coinvolgente?
- Sai utilizzare i sondaggi, le interviste, gestire le live con ospiti, sai fare relazioni digitali?
- Sai cosa significa posizionamento?