Network Society, ovvero società delle reti. Parliamo di reti globali di comunicazione e informazione rese possibili dalle tecnologie digitali. Una trasformazione generale che ha impattato anche sul modo in cui le persone si relazionano tra loro, lavorano, imparano e interagiscono.
Il termine “Network Society” è stato utilizzato in modo sistematico dal sociologo catalano Manuel Castells nel suo libro “The Rise of the Network Society” (1996). Castells ha definito la Network Society come una società in cui le relazioni sociali sono organizzate in reti, piuttosto che in strutture gerarchiche o organiche. Ma fu coniato da Jan van Dijk in De Netwerkmaatschappij (1991) (The Network Society).
Quando si parla di Network Society ci riferiamo ad aspetti come la diffusione delle tecnologie digitali. Le tecnologie digitali sono sempre più diffuse nella società, e sono utilizzate da un numero sempre crescente di persone, come possiamo leggere nei vari report tra cui Il digital Report di We are social; all’interconnessione delle persone. C’è un aspetto che favorisce la connessione tra persone in maniera sempre più facile e veloce. Senza tralasciare un altro aspetto centrale, come la condivisione delle informazioni in maniera sempre più veloce e semplificata. E soprattutto personalizzata, non dimentichiamo la granularità dell’esperienza e dunque la personalizzazione dell’esperienza stessa.
L’impatto sulle nostre vite è evidente in tutti gli ambiti: nella comunicazione, nell’istruzione, nel lavoro, nel tempo libero, nella politica. La comunicazione è cambiata e anche il modo di comunicare oggi viviamo sempre connessi, siamo raggiungibili ovunque e a qualsiasi ora; ma soprattutto si sono accorciate le distanze anche tra le persone, i brand, i personaggi. Questo impatto lo ritroviamo anche nell’ambito dell’istruzione, un accesso semplificato ai contenuti, una modalità di interazione più veloce e anche delle novità dal punto di vista della didattica legata alle nuove tecnologie. E’ cambiato anche il nostro modo di interagire sul lavoro attraverso un accesso semplificato alle informazioni, l’opportunità di condividere la conoscenza e permettere un accesso granulare alle informazioni di ciascuno. Si è passati da un’organizzazione gerarchica a una interconnessa e relazionale (relazioni organizzate in reti), in cui i punti di accesso sono distribuiti e diffusi e non più aggregati in un punto centrale. Parliamo di partecipazione attiva alla vita sociale, a quella lavorativa e a quella politica. Non riceviamo informazioni, attivamente le ricerchiamo per compararle e costruirci un pensiero critico attorno ad esse.
Le tecnologie digitali hanno creato un nuovo modo di relazionarsi, ma attenzione a come si interagisce
La Network Society è un fenomeno complesso e in continua evoluzione. Fino a questo momento abbiamo affrontato l’aspetto nelle sue opportunità, ma dobbiamo anche focalizzare l’attenzione su rischi e criticità che questa nuova realtà ci presenta. Come ci relazioniamo con le altre persone? Le conosciamo o possono assumere differenti identità? Le informazioni a cui abbiamo accesso sono corrette o possono essere delle Fake News create ad hoc per distrarci, o influenzare pesantemente il nostro pensiero? Raggiungiamo qualsiasi informazione o rischiamo di trovarci in una bolla con un unico puto di vista al quale siamo costantemente esposti? Riusciamo a costruire collaborativamente o distraiamo dal focus e ne distorciamo alcuni aspetti? I contenuti che vengono creati sono sempre di valore o rischiamo di imbatterci sempre più spesso in qualcosa di poco efficace? In tutto questo quotidianamente assistiamo a criticità più o meno importanti e impattanti sulle nostre vite e sul modo di percepire l’informazione e le relazioni.
Come sempre abbiamo una riflessione da fare: comparare il più possibile, mettere in relazione e verificare, “non prendere tutto per buono”, costruire un nuovo mindset necessario a questo nuovo sviluppo del web, Internet e social network.
Come costruisci le tue relazioni interne? E quelle dell’ecosistema relazionale attorno a brand e corporate? Che tipo di formazione hai inserito all’interno dell’azienda per supportare il capitale umano?
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Se non ci conosciamo ancora, benvenutə sul mio sito 🙂 sono Francesca Anzalone, CEO di Netlife s.r.l. (dal 2000) esperta di comunicazione e cultura digitale. La mia professione inizia nel 1997 e da 23 anni ho fondato e dirigo Netlife s.r.l. Società di servizi di comunicazione e formazione specializzata nel digitale. Coniugo l’attività sul campo di Digital PR, Ufficio stampa, Media Planning, strategie digitali con quella di docente accademica e formatrice su queste tematiche. Ho scritto libri sull’argomento, diretto collane editoriali e riviste specializzate e continuo a tenere rubriche su importanti riviste di settore. Dal 2023 sono anche ideatrice e direttore di Upskilling la Digital Academy di Netlife. In ventisei anni ho accompagnato aziende di piccole, medie, grandi dimensioni, Società per Azioni, Holding, Multinazionali, Enti e Istituzioni nazionali e internazionali, Pubbliche Amministrazioni con un obiettivo preciso: posizionare e riposizionare il brand e il business grazie al digitale attraverso una comunicazione leale e a basso rischio. Mi sono specializzata in comunicazione nelle emergenze e nelle crisi e da qui è nato il mio metodo #consapevolemteconnessi con fattore +2% a valore aggiunto nella comunicazione.
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