Social? Sì grazie, soprattutto se gestito in modo coerente
La rete funziona, e funzionano i collegamenti. Sempre più spesso si sente parlare di una persona e la si “incontra” prima online e poi fisicamente.
Sono le dimaniche dell’era 2.0 in cui, nelle giornate scandite da riunioni, eventi, incontri, stesura di comunicati, postproduzione e aggiornamento del database, si cede alla tentazione di “incontrare” prima online e poi de visu contatti professionali.
E sempre più spesso, alla fine di eventi, incontri, davanti all’aperitivo o al buffet finale ci si saluta con “Ci vediamo online” 🙂
E’ l’era del web 2.0 dove le persone (non credo perché asociali) ma spesso per “facilità di connessione” a livello lavorativo sempre più spesso si incontrano online.
Facebook se dosato bene tra personale e professionale è sicuramente un ottimo strumento per “rimanere in contatto” con le persone. Un equilibrio costante tra ciò che si è e ciò che si fa, aiuta, molto spesso, a capire meglio le persone e ad apprezzarle non solo professionalmente ma anche per quello che sono. Passioni, amori, “manie”, hobby … sono quello che spesso in una riunione, in un incontro di affari non si riesce a cogliere/trasmettere. Quindi, benvenga la connessione su Facebook e benvengano i post …
Twitter molto utile per segnalare notizie, informazioni, condividere emozioni, momenti, sensazioni, per condividere foto. L’ideale non è utilizzarlo solo per promozione, ma soprattutto utilizzarlo per condividere notizie in tempo reale. Se si è ad un convegno, e qualcosa colpisce, lo si posta su Twitter. Potremmo immaginarlo come una chat …
Linkedin il più professionale, quello che serve per le connessioni di lavoro, quello su cui postare tutte le attività, i servizi, i pensieri “Business oriented”. In America molto diffuso e utilizzato dalle aziende per la ricerca di personale, rappresenta uno strumento in crescita per l’Italia, ma utile e che se capito appieno, rappresenta un ottimo strumento di Marketing e un aggiornamento costante del proprio carnet contatti (sempre che questi siano presenti nella rete). Meno “veloce” di Facebook e Twitter, più “selettivo” nell’organizzazione delle informazioni rappresenta uno strumento da utilizzare a livello professionale.