Appuntamento a Pisa dalle 15:00 alle 18:00 per parlare di Sentiment nelle emergenze e di Emergenza24 in un workshop dedicato alla comprensione della comunicazione nella sua accezione specifica sull’emergenza.
Ci vediamo il 6 ottobre a Pisa dalle 15:00 alle 18:00 per parlare di comunicazione ed emergenza in un workshop dedicato al sentiment e focalizzato su Emergenza24. Sarà un’occasione di confronto e soprattutto di operatività sul campo per parlare di informazione verificata, georeferenziazione, archiviazione e analisi del sentiment.
Sentiment nelle emergenze: il caso Emergenza24. L’importanza della consapevolezza dell’informazione e dello strumento.
Workshop dedicato alla comprensione dei principali aspetti e leve che regolano e condizionano la comunicazione durante le emergenze, si svolgerà sotto il coordinamento di Maurizio Galluzzo, Fondatore e Coordinatore del progetto Emergenza24 insieme a Francesca Anzalone, esperta di comunicazione web e PR manager del progetto.
Dall’elaborazione del linguaggio naturale all’analisi testuale a quella linguistica computazionale a supporto di un’informazione corretta, verificata e consapevole, attraverso la costruzione di una Community consapevole. Il workshop ha l’obiettivo di offrire ai partecipanti una base di linee guida sulla comunicazione durante le emergenze attraverso l’analisi di casi concreti e di esperienze documentate e riconosciute di Emergenza24 la prima community digitale dedicata alle emergenze. Attraverso il metodo del learning by doing, partendo appunto da protocollo di comunicazione, regole di segnalazione, e analizzando i messaggi, si arriverà a costruire nell’arco delle tre ore di laboratorio a costruire tra, aspetti teorici e applicazione nel contesto specifico, regole e modalità di interazione.
Il workshop si articola in tre momenti:
Sentiment come analisi testuale. Da dove nasce la consapevolezza di Emergenza24? E24 processa 400 milioni di notizie ogni anno, di cui, ad un primo filtro ne escono 180 milioni, sulle quali, partendo da un’attività puntuale di fact-checking, si arriva a selezionare 2 milioni di notizie utili e verificate. Che, selezionate e puntualmente georeferenziate vanno a costruire un archivio di oltre 100.000 notizie interrogabili a disposizione di ricerche e analisi scientifiche.
Sentiment come elaborazione del linguaggio naturale e applicazione del protocollo. Perché la costruzione di un protocollo linguistico e il suo necessario utilizzo? Con un’esperienza di milioni di conversazioni e un’analisi costante sulla produzione linguistica E24 ha evidenziato la necessità di costruire un protocollo per la gestione dell’informazione, per il lettore e a favore della diminuzione di rischio di fraintendimenti, soggettività e minor focalizzazione sulle informazioni chiave. Il contesto influenza sempre la comunicazione, in uno stato di emergenza o coinvolgimento di famigliari e amici, la situazione necessita di linee guida precise focalizzando l’attenzione sul fatto e facendo concentrare il soggetto in aspetti precisi e puntuali.
Sentiment come analisi linguistica computazionale per supportare la consapevolezza della Community. Perché una Community attorno alla comunicazione di emergenza? Si parte da un dato di fatto la comunicazione di emergenza è un’attività costante di comunicazione di prevenzione e di tempestività di intervento conversazionale durante i momenti di emergenza. Non è improvvisazione perché si deve poter rispondere con link di approfondimento al fine di supportare con dati e argomentazioni ciò che gli utenti richiedono; si deve poter identificare l’essenza dell’informazione da conversazioni concitate e confuse perché il contesto e la situazione influenzano la comunicazione. Una Community dunque fatta di volontari digitali pronti a vario livello ad interagire nella conversazione (es. attraverso Twitter ritwittando i numeri di emergenza aperti dalle unità di crisi, analizzando e raccogliendo tutti i messaggi privati al fine di indirizzare le persone alle autorità competenti, solo per citare dei casi), di relazioni importanti con enti, istituzioni e autorità con i quali attivare un dialogo immediato per veicolare informazioni precise e puntuali. Consapevolezza di ciò che deve essere comunicato pubblicamente e cosa in forma privata al fine di non ostacolare il lavoro delle forze dell’ordine. Senza dimenticare la costruzione e condivisione di tutti i contenuti di approfondimento a corredo come il cosa fare in caso di, casi similari per comparazione di comportamento e costruzione di contenuti ad hoc a supporto.
Come si svolge:
Una prima mezz’ora introduttiva servirà a presentare il progetto Emergenza 24 con le sue caratteristiche peculiari e i principali aspetti legati alla comunicazione. Seguiranno quindi tre momenti specifici dedicati all’attività di learning by doing. Partendo dall’analisi di casi di emergenza e situazioni precise: atti di terrorismo, terremoti, persone scomparse, si analizzeranno tutte le fasi di sviluppo della comunicazione focalizzando l’attenzione sulle fasi cruciali: apprendo la notizia, verifico la notizia, diffondo la notizia (con quale taglio?), inizio ad analizzare le conversazioni generate, supervisiono le conversazioni per mantenere l’informazione aggiornata, attivo le relazioni necessarie a supportare la comunicazione.
Una parte di sperimentazione pratica di simulazione dell’attività di comunicazione.