Lo strumento deve funzionare, l’invenzione c’è e si vede, ma ciò che conta è anche la potenzialità che l’utente vede nello strumento che ha a disposizione. Non si invita a snaturare nulla, ma a personalizzarlo in base a ciò che amiamo di più
E’ con questa logica che ognuno di noi personalizzerà le bacheche di Pinterest sbizzarrendosi nelle proprie personalizzazioni, e forse è proprio per questo che Pinterest sta avcendo un enorme successo. Ognuno di noi lo vede in base ai propri gusti e ai propri interessi.
Il valore aggiunto risiede nella capacità di immedesimazione nello strumento. Lo immagino adatto a … ed ecco che ne sono coinvolto, che ne parlo bene, che lo consiglio, che propongo i miei interessi, le mie passioni …
Quando si osserva e si prova a testare un nuovo strumento non bisogna guardarlo per ciò che è, ma per ciò che può fare per noi. Se lo valuto uno strumento utile per le mie attività, e se penso che si moduli in base alle mie esigenze, allora è lo strumento che fa per me.
Non c’è il libretto delle istruzioni 2.0, c’è lo strumento pronto per l’uso, pogettato per un accesso semplificato, realizzato per essere popolato e condiviso.
Quindi, il consiglio è quello di “leggere tra le righe” e di “immaginare creativamente a come utilizzarlo” senza fermarvi a ciò che è.
Buona ricerca 🙂 e buona creatività